Quando cercate un sito con il vostro browser digitate un nome sulla barra di ricerca e vi ritrovate sul sito cercato. Quando eseguite questa operazione state in effetti interrogando un server che si trova su internet dicendogli “voglio andare su www.ildominiochecerco.com”; questo server contiene una lista di tutti gli indirizzi internet con a fianco il “vero” indirizzo del sito che, nel linguaggio delle macchine, è una sequenza di 4 numeri : XXX.XXX.XXX.XXX. Con questa informazione, relazione NOME – NUMERO, il server raggiunge il sito che cercate e ve lo rimanda indietro: voi lo vedete sul vostro browser. Procedura lunga da spiegare ma che viene eseguita in un istante.
Il file Host
Può capitare che abbiate bisogno di definire voi stessi questa relazione NOME-NUMERO, imbrogliando praticamente il server esterno. Quando capita questa situazione ? Ai sistemisti capita quando, in un rete di computer interna, non avendo a disposizione una macchina server che faccia il lavoro NOME-NUMERO, devono dire ai propri utenti : “vai sul sito http://192.168.0.254”. Forse l’utente storce il naso dovendo ricordare un numero. Sarebbe molto meglio dirgli vai sul sito http://iltuodominio.com.
Questa esigenza capita soprattutto a chi sviluppa siti web.. Il web designer deve sviluppare una nuova versione del sito iltuodominio.com. Se il web design cerca il sito, il nostro server esterno lo rimanda al vecchio sito perché questo è ancora attivo per il mondo internet con, per esempio, numero 192.168.0.254. Il nuovo sito invece è ospitato su una nuova macchina, per esempio 192.168.100.1, ma internet non conosce questa informazione. Come facciamo quindi a dire al browser che quando carica iltuodominio.com non deve andare sul sito dove vanno, al momento, tutti i naviganti ma sul nuovo sito ?
I sistemisti o i web designer devono imbrogliare il browser dicendogli : “quando voglio andare su iltuodominio.com non interrogare il server esterno ma segui le mie indicazioni”. Per farlo agiscono sul file host del proprio computer. Il file host è un file vuoto che va compilato in questo modo. Ritornando al nostro esempio
192.168.100.1 iltuodominio.com 192.168.100.1 www.iltuodominio.com
Con queste indicazioni il browser non interroga il server esterno ma fa tutto da solo perché conosce il NUMERO; e quindi carica il sito da una macchina (192.168.100.1) che non è quella che vedono tutti gli altri naviganti (192.168.0.254).
Modifica del file host su Apple Mac
Aprire un terminale. Per poter aprire un terminale, aprire Spotlight (CMD + barra spaziatrice). Digitare “terminale” e cliccare il primo risultato.
Una volta aperto il terminale, digitare il seguente comando:
sudo nano /etc/hosts
e premete invio.
Una volta aperto, vedremo una schermata molto simile a questa:
All’interno del nostro file hosts dovremo inserire due informazioni fondamentali, per poter raggiungere il nostro sito/risorsa.
In particolare:
- SERVER_IP_ADDRESS: rappresenta l’indirizzo IP pubblico del server o risorsa, il NUMERO (es: 192.168.100.1)
- domain.com/www.domain.com: rappresentano il NOME del sito, in forma riconoscibile da umani
- Il NUMERO ed il NOME devono essere separati da un “TAB” della tastiera., Quindi scrivete il numero, premete TAB sulla tastiera e scrivete il nome.
Per salvare il file, ci basta premere CTRL+X, e poi, alla richiesta di salvataggio, premere Y