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La protezione dei dati è una delle priorità per qualsiasi azienda moderna. Tuttavia, spesso si commettono due errori critici:
In questo articolo esploreremo le diverse strategie di backup, la loro utilità e l’importanza di pianificare il ripristino dei dati per garantire la continuità operativa.
Il backup di file, archivi e database è una delle soluzioni più comuni. Questo tipo di backup è essenziale per recuperare rapidamente file eliminati per errore o versioni precedenti di documenti e database.
✔ Recupero rapido di file eliminati o modificati per errore
✔ Protezione di database e archivi critici senza dover ripristinare interi server
✔ Facilità di gestione e rapidità nel ripristino
💡 Caso pratico: Un utente ha accidentalmente sovrascritto un report aziendale. Con un backup dei file, è possibile ripristinare la versione precedente in pochi minuti.
Se il backup di file protegge i dati, il backup di intere macchine virtuali (VM) garantisce la continuità del sistema. Questo approccio permette di ripristinare un’intera infrastruttura IT in caso di guasti hardware o attacchi ransomware.
✔ Ripristino rapido di un’intera VM senza dover reinstallare e configurare manualmente il sistema
✔ Protezione completa del sistema operativo, delle applicazioni e dei dati
✔ Possibilità di replicare ambienti di test o di emergenza
💡 Caso pratico: Un server aziendale è stato compromesso da un ransomware. Invece di tentare un recupero file per file, è possibile ripristinare l’intera VM in poche ore, minimizzando i tempi di inattività.
Di solito, il backup di file e VM viene effettuato in LAN per garantire velocità e praticità nel ripristino. Tuttavia, fare almeno un backup in cloud è essenziale per garantire protezione da disastri locali (incendi, guasti hardware, attacchi informatici).
✅ Backup giornaliero in LAN per velocità ed efficienza
✅ Backup periodico in cloud per protezione da disastri
✅ Conservazione di più versioni per garantire il recupero di file precedenti
💡 Caso pratico: Un’azienda subisce un incendio che distrugge i server fisici. Senza un backup in cloud, tutti i dati sarebbero persi.
Avere backup aggiornati è inutile se non si testa il ripristino. Nelle aziende è comune recuperare un singolo file perché un utente ne ha bisogno, ma raramente si verifica la capacità di ripristinare un’intera VM.
✔ Identificare eventuali errori nei backup prima di una reale emergenza
✔ Verificare la coerenza e l’integrità dei dati
✔ Garantire che il tempo di ripristino sia compatibile con le esigenze aziendali
💡 Caso pratico: Un’azienda si accorge, solo nel momento di un’emergenza, che i backup delle VM non sono ripristinabili a causa di un errore di configurazione. Un test preventivo avrebbe evitato il problema.
Un buon piano di backup non si limita a salvare i dati, ma include strategie di ripristino testate e ottimizzate.
🔹 Backup di file: per recuperi rapidi e protezione documentale
🔹 Backup di VM: per garantire la continuità operativa
🔹 Backup in cloud: per resilienza contro disastri
🔹 Test di restore periodici: per assicurare il funzionamento del sistema in caso di necessità
Se la tua azienda non ha ancora un piano di backup e restore ben strutturato, contattaci per una consulenza! 🚀
NAKIVO Backup & Replication provides you with the ability to run a script before a job begins (a pre-job script) and after the job has been completed (a post-job script)
Unsing, for example Putty, you have to login Nakivo Director :
Default ssh port for the Nakvo Director is 2221.
Login to nakivo appliance using this credential :
Username: nkvuser
Password: QExS-6b%3D
cd /opt sudo su
you have to insert password again
mkdir backup
Change new folder permission
chmod 777 backup
Using for example WinSCP with the same above configuration (port and credential) , browse to the new folder /opt/backup and upload here your scripts sh.
Using putty give execution permission to files :
cd backup chmod +x ./your_file.sh
Take note of the full path of the script file : /opt/backup/your_file.sh
Using nakivo portal appliance now you have to implement your scripts on job execution. You need to use this guide :
Procedura valida per i sistemi Windows
Lanciare il comando (usato per questo test un domain controller)
arp -a
Avrete la lista di tutti gli ip di rete e del relativo Mac Address
Se in questa lista trovate il MAC address che state cercando, prendete nota del suo indirizzo ip e trovate il nome usando il comando
ping -a IP
Se attraverso ILO il server risulta in standby spingere Momentary Press.
Se attraverso ILO il server sembra acceso ma non c’è il sistema operativo , spingere Cold Boot
(Tested on windows server 2012r2)
The .NET Core Hosting bundle is an installer for the .NET Core Runtime and the ASP.NET Core Module. The bundle allows ASP.NET Core apps to run with IIS.
Current version:.NET Core Hosting Bundle installer (direct download)
(for this test we installed version .Net Core 8 on win 2012r2)
After creating the ASP.NET Core application in Visual Studio, we can use the Visual Studio Publish Tool to deploy and run our app. For this project, choose to publish to a folder. Choose the folder and hit “Finish”.
In the next screen, where you see the settings for this deploy, click on “More Actions” and then on “Edit”.
Select :
Save this configuration, control it an Publish.
Copy the contents of the folder on the IIS server to the folder dedicated to the new site.
Create the site on IIS. For the Application Pool you have to use default .NET CLR Version : v4.0.
Open your browser and call up the site. You receive the “page not found” error (404).
Remember that a site that hosts only calls web api. To verify that it works you can use the controller that Visual Studio sets by default when creating a site. Then type:
https://www.mynewapisite.com/WeatherForecast
and you will get a result. The site works!
Per esportare una macchina virtuale Hyper-v è necessario aprire powershell con permessi amministrativi ed eseguire il seguente comando :
Export-VM -Name <virtual machine name> -Path <path>
Nei nostri test ci siamo resi conto che il comando è sempre valido quando il path di destinazione è una cartella del server mentre ci sono difficolta se il path di destinazione è una cartella in rete. In particolare non siamo riusciti ad esportare direttamente su una cartella Linux (es. nas) perché l’esportazione viene eseguita dall’account System.
Di seguito un promemoria dei passi per eseguire la configurazione di una struttura composta da un server Vmware che contiene una appliance Nakivo e che deve eseguire i backup su un nas QNAP.
Seguire i seguenti passaggi dalla seguente documentazione :
Nel QNPA creare una cartella dedicata (es. NakivoBck) , senza il cestino di rete (togliere il flag dalle proprietà della cartella).
Installare nel QNAP il Transporter Nakivo
documentazione : https://mecdata.it/2023/08/updating-nakivo-appliance-in-environment-with-qnap-nas/
Usare il browser Edge per entrare in Nakivo
Alla voce Nodes configurare il Transporter di destinazione cioè quello inserito nel QNAP
Passare alla sezione Repositories. Creare unn nuovo backup Repository.
Selezionare CIFS Share e compilare
Name : un nome per identificare il repository sul transporter (qnap)
Assigned Trasporter : selezionare il trasporter inserito precedentemnete
Path to the share : \\ip del nas\cartella
username : del nas
password : del nas